
Anche micro elementi come calcio e ferro hanno un aumentato fabbisogno. Il calcio lo si trova in formaggi e latticini, naturalmente, ma anche in moltissimi altri alimenti: le uova ad esempio sono ricche di calcio e di vitamina D, che aiuta a fissare il calcio nelle ossa , mentre nel mondo vegetale il calcio è abbondante in mandorle, semi di sesamo, broccoli. Non bisogna dimenticarsi che una buona acqua minerale è tra le principali fonti di questo oligoelemento. Il ferro invece si trova in massima parte nella carne e più in generale negli alimenti di origine animale; anche gli spinaci e le verdure a foglia verde sono ricche di ferro, sebbene meno biodisponibile per l’uomo.
Il consumo di acido folico, una vitamina che si ritrova generalmente nel regno vegetale, ad esempio ne sono ricche le verdure a foglia larga e verde, diventa particolarmente importante in gravidanza sia perché il feto ne assorbe buona parte e sia perché cosi si evitano malformazioni nel bambino. È ampiamente dimostrato infatti che un apporto consistente di acido folico riduce notevolmente il rischio di malformazioni al sistema nervoso centrale del feto, come il cervello e il tubo neurale. Il suo adeguato e regolare consumo diminuisce del 70% il rischio di patologie come la spina bifida, a causa della quale un bambino nasce paralizzato.
Altro fattore importantissimo è la qualità dei grassi che si introduce; ci vuole un corretto bilanciamento di assunzione dei grassi polinsaturi quali gli omega 3 (contenuti in pesce, semi oleosi come mandorle, nocciole, semi di lino, pinoli, noci, pistacchi) essenziali per lo sviluppo del sistema cerebrale del bambino, e monoinsaturi, di cui l’olio di oliva è principale fonte grazie all’acido oleico di cui è ricco, utili per il corretto sviluppo delle membrane cellulari e per la crescita del feto.
Infine, un’attività fisica costante è assai consigliata per tutti i nove mesi: camminare per almeno mezz’ora ogni giorno o praticare una ginnastica moderata sono utili per tenere il peso sotto controllo.